12 aprile 2012

Parassitosi del gatto: coccidiosi

I coccidi sono protozoi parassiti del tenue e, occasionalmente, del crasso, caratterizzati da una bassa patogenicità. Anche se talvolta negli animali infestati (soprattutto se si tratta di gattini) si osservano diarrea, mucochezia (muco nelle feci), ematochezia (sangue nelle feci) ed anche morte, la maggior parte di questi microrganismi non determina la comparsa di segni clinici. Esistono diverse specie di coccidi, Cryptosporidium spp. e Cystoisospora spp. infestano il gatto. Per quanto riguarda il coccidio Toxoplasma gondii, si rimanda a trattazione specifica nello stesso sito. I parassiti vengono assunti dall’animale attraverso l’ingestione di ospiti intermedi (in cui sono presenti in stadi extra intestinali) o di feci infestate. In generale, nel gatto non si osserva un coinvolgimento extra intestinale e non si verificano infestazioni transplacentari e transmammarie. L’esame clinico può risultare normale o evidenziare diarrea e perdita di peso. Cryptosporidium spp. merita una considerazione particolare. I coccidi di questo genere sono capaci di causare una grave diarrea con perdita di peso, debolezza e disidratazione. I gatti infestati da Cryptosporidium sono spesso colpiti da processo patologico primario predisponente (come un linfoma alimentare, un’infiammazione intestinale o un’infezione da FeLV o FIV) che merita un approfondimento.
Cosa fare
In caso di diarrea persistente o di presenza di sangue e muco nelle feci contattare immediatamente il veterinario.

Cosa fa di solito il veterinario
  • Esame microscopico delle feci ( flottazione) per la ricerca delle oocisti
  • Striscio diretto in soluzione fisiologica: talvolta consente di visualizzare le oocisti al microscopio

Prognosi
Qualora l’infestazione non sia, come accade in certi casi, autolimitante, il veterinario prescrive dei farmaci. La prognosi relativa alla guarigione è di solito buona.