Ogni anno milioni di animali muoiono investiti sulle strade, soltanto in Italia. Gli incidenti stradali che vedono coinvolta la fauna selvatica (e non solo) sono un fenomeno rilevante sia per la tutela degli animali e della biodiversità, sia per la sicurezza stradale.  Purtroppo si tende spesso ad incolpare gli animali  degli  incidenti, a volte anche gravi, che si verificano ogni anno  e si urla “al cinghiale e al capriolo assassini” ma le cose in realtà sono ben diverse e gli incidenti da imputarsi ad altre cause che con l'animale hanno ben poco a che fare: una grossa percentuale di impatti  potrebbe essere evitata con un po’ di buon senso e con una  minima conoscenza del comportamento animale. Questo piccolo vademecum dedicato al guidatore riassume le principali regole da adottare per evitare di investire gli animali e fornisce delle indicazioni sul da farsi nella malaugurata ipotesi che ciò accada. L’omissione di soccorso nei confronti di un animale incidentato, non soltanto è un atto immorale ma per  l’art. 189-bis del riformato Codice della Strada costituisce anche un reato: la norma prevede salate sanzioni amministrative per i trasgressori.
Le 8 regole principali da seguire:

1.                  Evitare di attribuire la nostra logica al pensiero degli animali. Non facciamo il grosso errore di “umanizzare” il pensiero degli animali e credere che la nostra logica sia la loro1. Molti incidenti potrebbero essere evitati semplicemente considerando che un animale non è sempre in grado di percepire un’automobile come tale, ovvero come un pericolo.  Noi invece possiamo immedesimarci nel loro punto di vista, quindi dobbiamo essere noi a stare attenti per loro, oltre che per noi stessi. Diverse sono le specie animali che potrebbero attraversare  la strada e diversi possono essere i loro modi di reagire e di comportarsi. E’ bene sapere che gli animali che si accingono ad attraversare la strada possono comportarsi in modo estremamente imprevedibile all’arrivo di un mezzo motorizzato: possono rimanere fermi come abbagliati, cercare di tornare indietro oppure proseguire in avanti per poi lanciarsi improvvisamente di nuovo in mezzo alla carreggiata. Per questo motivo la cosa migliore da fare in assoluto è rallentare ed attendere che l’animale si allontani dalla strada per poi riprendere la marcia lentamente. La cosa più sbagliata da fare è pensare che “tanto si sposterà” oppure “tanto è lì e non si muove”: tale pensiero è assolutamente da evitare ed è purtroppo responsabile di molti incidenti2.

2.                  Velocità moderata. E’ importantissimo, oltre che per evitare di investire gli animali, anche per la nostra ed altrui sicurezza, tenere una velocità moderata. Ciò non significa soltanto rispettare i limiti di legge ma soprattutto i limiti dettati dal buon senso! Inutile per es. andare a 50 Km/h (e magari accelerare improvvisamente!) in una strada in mezzo al bosco di notte quando sappiamo che da un momento all’altro potrebbe sbucare un animale. Più alta è la velocità e meno è il tempo che abbiamo per reagire come è minore il controllo del veicolo. Alta velocità vuol dire anche maggiore distanza necessaria per fermarsi. Potrebbe sembrare banale, in realtà la velocità è un fattore importantissimo ed è la prima causa di incidenti con animali (e non solo).

3.                  Rispettare sempre la distanza di sicurezza. E' molto importante per evitare tamponamenti nel caso la vettura che ci sta davanti sia costretta a frenare bruscamente. Più aumenta la velocità più ampia dovrà essere la distanza di sicurezza. Ricordatevi che se venite tamponati per aver frenato la colpa non è vostra ma di chi sta dietro che evidentemente non ha rispettato la distanza di sicurezza oppure era distratto.

4.                  Riflessi sempre pronti. La nostra prontezza di riflessi è fondamentale durante la guida. Non basta pensare a guidare bene ma dobbiamo anche mettere in conto le imprevedibili mosse degli altri: bambini, animali, oggetti non identificati possono pararsi davanti a noi all’improvviso, per cui dobbiamo essere sempre molto vigili! Stando all’erta ed esercitando i nostri sensi a scorgere anche i piccoli segnali ci accorgeremo molto prima della presenza dell’animale, quando esso non è ancora sbucato, quindi sarà molto difficile sorprenderci impreparati3. Affinché i nostri riflessi funzionino al massimo è necessario che quando ci mettiamo alla guida non siamo particolarmente stanchi, ma soprattutto in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di qualche farmaco o sostanza che induce sonnolenza o alterazione della vigilanza e dei riflessi. La stanchezza da sola, entro certi limiti, non è in grado di compromettere i riflessi, nonostante diminuisca la vigilanza.

5.                  Non passate sopra a cose che non sapete cosa nascondono. Scatole apparentemente vuote, cumuli di foglie secche, pozzanghere, potrebbero nascondere la “sorpresa”. Spesso animali come ricci e rospi si mimetizzano nel fogliame che si raccoglie sul ciglio delle strade, mentre le pozzanghere delle strade di campagna (soprattutto nei mesi estivi) sono delle vere e proprie “oasi” per anfibi, rettili ed altri animali.

6.                  Evitate di gettare dai finestrini residui di cibo che cadendo sul ciglio della strada costituiscono una pericolosa attrattiva per gli animali. Spesso gli animali frequentano i cigli delle strade proprio perché vi trovano dei residui di cibo!

7.                  Attenzione ai punti di non visibilità quali curve, cunette, dossi, ciglio della strada, ecc.: non sapete cosa ci può essere oltre, quindi rallentate e preparate i riflessi.

8.                  Se possibile, fermatevi e togliete l’animale dalla strada. Altrimenti chi passerà dopo di voi potrebbe investirlo. E’ sempre consigliabile usare un paio di guanti o comunque non toccarli a mani nude, per la nostra e per la loro sicurezza.

Cosa fare e cosa non fare

Vedete un animale immobile in mezzo alla strada? Cosa bisogna fare? Dipende, non è semplice, visto che sono molti i fattori implicati: velocità, tipologia e caratteristiche del vostro mezzo, condizioni dell’asfalto (bagnato o asciutto, liscio o ruvido), specie animale, posizione dell’animale sulla carreggiata e rispetto a voi, eventuale presenza di vetture nella corsia opposta. L’unica variabile su cui possiamo incidere è la velocità, che quando è bassa ci permette un più ampio margine di errore. Ecco perché insisto sul fatto che la velocità deve sempre essere tale da poter controllare il più possibile il veicolo nel caso di un imprevisto.

Nel caso non sia consigliabile evitare l’animale con un repentino cambio di direzione, frenate con forza, e se non avete ABS evitate di bloccare le ruote. Difficile, lo sappiamo, ma è l’unico modo che avete di rallentare e quindi, se impatto deve essere, che sia a velocità ridotta, sulla vostra corsia.

Cambiare direzione repentinamente nell’intento di evitare l’animale può essere utile in molti casi (può essere l’unica chance se l’animale sbuca di colpo davanti a voi) ma può risultare particolarmente pericoloso qualora la vostra velocità sia elevata, il substrato bagnato , il vostro mezzo abbia poca tenuta e/o siano presenti vetture o altri ostacoli nella corsia opposta.

Tenete sempre d’occhio il ciglio delle strade: al primo movimento, rallentate, perché gli animali attraversano dove capita e dove meno ve lo aspettate e non sempre associano il pericolo alle strade, rimanendo come ipnotizzati ed abbagliati dalla forte ed improvvisa luce emessa dai fari.

NOTE:

1 Per molti animali (detti per questo macro-osmici) l’olfatto rappresenta il senso più importante e la percezione che hanno del mondo circostante è basata su “immagini olfattive” più che su immagini visive come invece accade per l’uomo e per molti uccelli (micro-osmici). Sensi usati in modo differente ed aree del cervello sviluppate in modo diverso danno origine a diverse percezioni della stessa realtà. Quello che per noi appare una percezione di grande significato può essere insignificante per una volpe e viceversa.


2 Soprattutto i ricci, insettivori prevalentemente notturni, quando avvertono un pericolo non fuggono ma si raggomitolano su se stessi rimanendo immobili: se questa tattica di difesa si rivela provvidenziale per evitare l’attacco dei predatori, risulta invece disastrosa se applicata per “difendersi” dai pirati della strada.


3 Guidando, mi è capitato diverse volte di scorgere al lato della carreggiata a qualche decina di metri da me, la sagoma mimetizzata di diversi animali pronti ad attraversare la strada nella notte. Ho notato con amarezza che mentre io rallentavo, i guidatori che mi precedevano  per poco non li investivano. Da allora ho pensato a quanti incidenti potrebbero essere evitati se solo si imparasse ad usare un po’ di più i sensi e ad essere più “svegli” mentre si guida.