Si definisce come obesità l’eccesso di grasso corporeo che si accumula in seguito all’aumentata assunzione di energia (incremento dell’assunzione di cibo e/o della sua densità calorica) o al calo dell’impiego energetico (riduzione del livello di attività e/o riduzione della funzionalità tiroidea). Le cause più comuni di obesità nel gatto sono la sovralimentazione associata alla vita sedentaria ed alla sterilizzazione/castrazione.
L’obesità può complicare molte condizioni di interesse veterinario come la dispnea (difficoltà respiratoria), le affezioni cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete mellito e i problemi muscolo scheletrici. Inoltre, può aumentare il rischio connesso all’anestesia e agli interventi chirurgici, predisporre i felini alla lipidosi epatica e causare un’intolleranza al caldo.
Segni di obesità: se non si riescono ad apprezzare le costole con la palpazione e sono presenti notevoli depositi di grasso addominale e inguinale, il gatto è obeso.
L’obesità può complicare molte condizioni di interesse veterinario come la dispnea (difficoltà respiratoria), le affezioni cardiovascolari, l’ipertensione, il diabete mellito e i problemi muscolo scheletrici. Inoltre, può aumentare il rischio connesso all’anestesia e agli interventi chirurgici, predisporre i felini alla lipidosi epatica e causare un’intolleranza al caldo.
Segni di obesità: se non si riescono ad apprezzare le costole con la palpazione e sono presenti notevoli depositi di grasso addominale e inguinale, il gatto è obeso.
Cosa fare
- Aumentare il livello di attività fisica incrementando il gioco o adottando un altro gatto affinché possano giocare insieme.
- Non esagerare con l’alimentazione, in particolare se il gatto è sterilizzato, non esce e tende ad avere una vita sedentaria, moderare l’apporto calorico.
Calcolo del fabbisogno calorico giornaliero di mantenimento, del gatto adulto con un livello di attività ridotto o moderato:
Kcal da somministrare = (peso corporeo in Kg x 30) + 70
Ai gatti obesi si dovrebbe somministrare il 66% del valore calcolato per il fabbisogno calorico di mantenimento fino al raggiungimento del peso ottimale. Si sconsigliano diete fai da te, è sempre meglio un consultare il veterinario, anche per escludere eventuali concomitanti patologie.
Note: nel gatto l’ipotiroidismo è estremamente raro e il vet non lo diagnostica se non in presenza di altri evidenti segni clinici specifici (alopecia del tronco, bradicardia, abbassamento della temperatura corporea, ipercolesterolemia a digiuno, anemia non rigenerativa di lieve entità).
Ai gatti obesi si dovrebbe somministrare il 66% del valore calcolato per il fabbisogno calorico di mantenimento fino al raggiungimento del peso ottimale. Si sconsigliano diete fai da te, è sempre meglio un consultare il veterinario, anche per escludere eventuali concomitanti patologie.
Note: nel gatto l’ipotiroidismo è estremamente raro e il vet non lo diagnostica se non in presenza di altri evidenti segni clinici specifici (alopecia del tronco, bradicardia, abbassamento della temperatura corporea, ipercolesterolemia a digiuno, anemia non rigenerativa di lieve entità).