25 marzo 2012

Pronto soccorso per il gatto disidratato

Se un gatto a causa di una patologia (infezioni virali e/o batteriche, malattie metaboliche, ecc.) non beve o beve in modo insufficiente o peggio presenta concomitanti vomito e/o diarrea, in poche ore va incontro a disidratazione più o meno grave, fino a morirne se non si interviene tempestivamente con la cura adatta, la fleboterapia e possibilmente con la fornitura di acqua o brodo per bocca, con una siringa senza ago. Soprattutto i gattini fino a 6 mesi si disidratano gravemente in poche ore, tanto più quanto sono piccoli. Nel caso non sia disponibile subito un veterinario in questi casi un nostro intervento potrebbe salvare la vita a molti gatti.
Cosa fare se il gatto non beve e non mangia

E' frequente che un gatto che sta male, non mangi e a volte (più grave) può capitare che non vada nemmeno a bere. I gatti per natura bevono molto poco ed assimilano gran parte dei liquidi necessari attraverso il cibo, ecco perché se non mangiano o mangiano in modo insufficiente rischiano di disidratarsi e necessitano, oltre che della cura per eliminare la malattia di base, della fornitura assistita di acqua e /o brodo per bocca, anche di idratazione attraverso fluidoterapia (flebo). Nell'attesa dell'intervento di un veterinario, provate a porgere sotto il naso del gatto la ciotola dell'acqua fresca: a volte la malattia li debilita e deprime al punto che non hanno la forza di alzarsi per andare a bere/mangiare. Offrite acqua o del brodo di carne tiepido. Se il gatto non ne vuole sapere di bere da solo, dovrete farlo bere con una siringa senza ago: riempitela di acqua o brodo (fornisce anche proteine, è anche un alimento), inseritela delicatamente nella parte laterale della bocca (dove c'è uno spazio tra i denti) e fate fluire il liquido controllando che deglutisca. Per non sporcare cercate di aiutarvi con uno straccio e soprattutto non dovrete insozzare o bagnare il gatto che potrebbe anche risentirne. Se il gatto deglutisce, bene, andate avanti così e ripetete l'operazione il più spesso possibile, finché lo richiede, fino a quando interverrà il veterinario. Non aspettate a consultare il veterinario perché un ritardo nella cura (e spesso basta una banale terapia antibiotica a risolvere il problema) potrebbe essere fatale, specie nei gattini!
Se il gatto non deglutisce e tutto il liquido fuoriesce ripetutamente, non c'è modo di farlo bere e/o vomita (brutto segno), l'unica cosa da fare sarà quella di idratarlo urgentemente attraverso fleboterapia sotto cute (di solito Ringer lattato) e sperare che riprenda a deglutire (mai smettere di fornire acqua e brodo per bocca ad un gatto anche se in contemporanea fleboterapia!). Se non è disponibile in tempi brevi un veterinario ed in casi veramente urgenti (in cui il mancato tempestivo soccorso comporterebbe gravi pericoli per il gatto) procuratevi in farmacia una flebo di Ringer lattato con diffusore (spiegate la situazione, dovrebbero darvela) e fate fare la flebo al gatto da chi sa o fatevi insegnare.


Come accorgersi se un gatto è disidratato
Per conoscere lo stato di idratazione di un gatto (o un gattino) è sufficiente sollevare e rilasciare la pelle della collottola ed osservare alcune cose: in un gatto normale la pelle è elastica, reattiva e ritorna velocemente nella posizione di partenza. Se invece il gatto è disidratato si ha difficoltà ad afferrare la collottola avendo l'impressione di toccare qualcosa di poco elastico, secco e stuccoso. La pelle tende a restare sollevata tornando lentamente nella posizione di riposo, tanto quanto più è grave lo stato di disidratazione.
A volte nei gatti adulti obesi o in alcuni "molto compatti" per natura può risultare difficile afferrare la collottola ma ciò non vuol dire che siano disidratati!