18 settembre 2011

Come dare le medicine al gatto


Premessa importante: non somministrare ai gatti farmaci per uso umano o erbe senza il previo consulto del veterinario (e che sia un veterinario competente!)
Molte medicine per umani (o erbe per noi innocue) sono tossiche o addirittura mortali per il gatto!Ricordate inoltre che i farmaci si somministrano soltanto per accertata necessità, nel caso non si possa farne a meno e dietro prescrizione di un veterinario competente: i gatti sono animali delicati che mal sopportano il sovraccarico di sostanze chimiche. In caso non si riscontrino dei miglioramenti nella salute del gatto entro breve tempo dall’inizio della terapia, rivolgersi al vet per eventuale cambio di farmaco (potrebbe non essere quello giusto e sarebbe dannoso continuare la terapia!). Gli antibiotici non vanno sospesi prima di 3-4 giorni di terapia (salvo reazioni avverse): solo dopo questo lasso di tempo, in base ai miglioramenti, si può capire se è il farmaco adatto o meno, evitando anche la nascita di batteri resistenti. Attenetevi ai consigli del vet e se ritenete che non sia un buon vet, consultatene altri, ricordate che nessuno è onnipotente e possono anche sbagliare!
Compresse e pastiglie

Per dare una pastiglia al gatto è necessario schiacciarla: posizionata all’interno di uno straccio pulito la si frantuma in pezzettini piccolissimi con un martello. Si prepara una pallina di cibo molto gradito al gatto (può essere carne macinata cruda o un bocconcino di scatoletta) e si mettono i pezzettini di pastiglia DENTRO nel boccone, avendo cura di non sporcare l’esterno con la medicina. Controllate che il gatto non sputi la medicina e se necessario preparare più palline (se siete fortunati la mangia al primo colpo, a volte sputa ripetutamente e in questo caso dovrete ritentare). Non fate l’errore di mescolare semplicemente la medicina al cibo: i farmaci di solito sono molto sgradevoli (anche se sulla confezione è scritto “appetibile” !) il gatto lo percepirebbe come “non mangiabile”e dovrete buttare via tutto. Un’alternativa consiste nel mescolare la pastiglia polverizzata a del burro, dell’omogeneizzato, o ad un’altra crema che lui apprezza molto e spalmargliela sulle zampine: il gatto non sopporta di avere il pelo unto e, se avete fortuna, cercando ripulirsi leccherà tutto l’impasto. Se invece non avete fortuna, andrà a pulirsi su qualche tenda o divano, oppure scrollerà la zampa e dovrete pulire dappertutto... sono cose che capitano con i gatti! :)

Cosa non fare con le pillole
Non cercare di inserire a forza la pastiglia in bocca al gatto, nella migliore delle ipotesi la sputa ma questa mossa può risultare per lui pericolosa. Soprattutto se gli teniamo la testa rivolta all’indietro corriamo il rischio che il gatto non riesca a deglutire e il farmaco gli finisca nei polmoni anziché nello stomaco, andandogli “di traverso”: il pericolo è che in questo caso si potrebbe sviluppare una grave polmonite, detta “ab ingestis” che può facilmente essere mortale.
Sciroppi e gocce

Se non sono particolarmente appetibili (di solito non lo sono!) e non riuscite a farglieli leccare direttamente dal cucchiaino, per la somministrazione di liquidi potete utilizzare una siringa piccola, priva di ago, con la quale iniettare lentamente il farmaco nella bocca del gatto (è molto facile far passare la siringa inserendola lateralmente poichè è presente uno spazio tra i canini ed i premolari). Fate attenzione perché il gatto tenderà a sputare, a scrollare la testa e a scappare dappertutto: cercate di far in modo che il farmaco vada nella bocca del gatto e non in giro per la casa e su di voi! Se trattenete il gatto durante l’operazione, fate anche attenzione ad eventuali morsi o graffi!
Cure topiche: creme, medicazioni, ecc.
Se dovete pulire, medicare o applicare una medicina localmente, provate questo sistema, specialmente se il gatto è recalcitrante: non iniziate subito con la zona interessata, distraete il gatto accarezzandolo dove gli piace (generalmente la testa, il collo e la zona dietro le orecchie), parlandogli dolcemente e a lungo. Non pensate assolutamente alla somministrazione del farmaco in questo momento perché i gatti sono estremamente abili a leggere le vostre intenzioni più segrete! Avvicinatevi alla zona da trattare gradualmente, per permettergli di abituarsi alla sensazione, fate finta di niente, anzi, convincete voi stessi che si tratta di una variante di "coccole". A seconda del temperamento e della medicazione, potrebbe volerci più o meno tempo. A meno che non si tratti di una medicazione urgente, meglio non forzare: per trattamenti da ripetersi nel tempo è molto meglio arrivare a far tollerare la cura senza costrizioni, associandola con esperienze piacevoli. Se invece fosse necessario provvedere subito al trattamento, afferratelo per la collottola, con una certa fermezza, e spingete la testa verso il basso: il veterinario vi può mostrare la tecnica corretta. Per i casi limite, quando il gatto reagisca aggressivamente, è preferibile immobilizzarlo con un asciugamano avvolto strettamente, per impedirgli di graffiare. Non appena avrete spalmato il farmaco, il gatto naturalmente cercherà di leccarsi e voi dovrete fare di tutto per impedirglielo. Per evitare che si lecchi le medicazioni, rischiando inoltre di intossicarsi, appena terminata l’applicazione possiamo distrarlo, per esempio giocando con lui, per tutto il tempo necessario affinché il medicinale sia assorbito.
Colliri e pomate per occhi o gocce per orecchie
Purtroppo questo tipo di terapia va fatta generalmnte più volte al giorno (almeno 2 o 3). La cosa più difficile è tenere il gatto immobile: è molto meglio essere in due.
Mentre una persona tiene il gatto per la collottola, oppure per le zampe anteriori stando alle sue spalle, l’altra persona con le dita di una mano apre l’occhio del gatto e con l’altra applica la pomata, o instilla le gocce di collirio. Meglio avvicinare la mano all’occhio da dietro, in modo che il micio non la veda arrivare. La pomata va spalmata delicatamente con l'aiuto di un batuffolo di cotone inumidito con acqua tiepida o con un dito precedentemente ben lavato, avendo cura di farla penetrare nell'occhio. Se le gocce vanno messe nelle orecchie, massaggiare delicatamente prima che il gatto scrolli la testa e le sparga dappertutto. Evitare di introdurre l'eventuale gontagocce o la pipetta all'interno del canale auricolare (potreste causare seri danni all'apparato auditivo!) ma cercare di far penetrare le gocce all'interno.
Iniezioni o flebo sottocutanee
Si praticano sotto la pelle e solitamente non sono dolorose, a meno che il farmaco non sia denso. La pelle viene sollevata in modo da formare una piega e, tenendo la siringa parallela al dorso, vi s’infigge l’ago. Soprattutto nei gatti maschi che vivono spesso all’aperto e nei soggetti disidratati la pelle può essere molto dura. Sono le iniezioni più facili da eseguire, ma è bene fare attenzione perché se eseguite in modo improprio possono provocare tumori nel punto di inoculo.